ARTE
           
           
           
           

Nacque a Venezia il 27 ottobre 1682 e vi morì il 24 marzo 1752. Nel primo decennio del 1700 si recò a Bologna, dove studiò diverse opere di Cignani, Reni, Franceschini, Canuti e Crespi. Dopo questo periodo tornò a Venezia, dove divenne allievo del Piazzetta.

Nel 1716 come nel 1747 Francesco Polazzo risultò iscritto alla Fraglia dei pittori veneziani. Polazzo ebbe un’attività intensa, ricevendo riconoscimenti e ammirazione dai suoi committenti e anche dai suoi colleghi. Ad esempio l’amico Sebastiano Ricci non esitò a fornire al conte bergamasco Tassi ottime referenze sulle sue doti di restauratore di quadri antichi; occupazione costante che gli permise di studiare lo stile di alcuni pittori. Inoltre da alcuni documenti appare evidente che il pittore tenne contatti con diversi artisti. Queste opportunità permisero a Francesco Polazzo di essere un eclettico. La sua opera fu però maggiormente condizionata dalla visione pittorica di Piazzetta e di Ricci, che lui seppe miscelare, creando quel linguaggio narrativo che raccolse tanti consensi.

Le quattro tele della Madonna dei Campi sono databili intorno al 1750 ed esprimono la maturità pittorica dell’artista. Sono collocate a fianco e di fronte all’organo.

 
 
Nascita di Gesù  Presentazione di Maria la tempio 
   
   
   
Sposalizio della Vergine  Visitazione