ARTE
           
           
           
           

Nacque il 10 aprile 1683 a Bergamo e vi morì il 6 febbraio 1753. Benestante di famiglia si avvicinò alla pittura solo per soddisfare la propria inclinazione. I suoi genitori, notando questo suo talento, lo introdussero nella scuola di Gioseffo Dal Sole a Bologna, frequentata da giovani provenienti da ogni parte d’Italia. L’Olmo si trattenne a Bologna per tutto il primo decennio del 1700, periodo nel quale il suo maestro classicista cercò di costituire l’Accademia Clementina. Tornato a Bergamo svolse secondo il Tassi un’intensa attività pittorica, oggi non confermabile, data la dispersione delle opere dell’artista. Realizzò tele di soggetto religioso per chiese e monasteri di Bergamo ed inoltre moltissimi ritratti, sempre secondo Tassi, oggi non documentati. Probabilmente svolse la sua opera ritrattistica presso quella nobiltà a cui apparteneva e si qualificò come maestro di pittori dilettanti. La dispersione delle sue opere ha impedito una esatta valutazione sulla sua personalità artistica.

L’impronta bolognese del Dal Sole rimane ad ogni modo costantemente determinante, ed è la sola esplicita nella sua produzione nota, in cui la ripetizione delle fisionomie e degli schemi compositivi, la rigidità del disegno e l’opacità del colore non sono apprezzate da tutte le fonti critiche.

Nella chiesa della Madonna dei Campi è presente con la pala d’altare laterale di sinistra, dedicata ai Santi Pantaleone, Cristoforo e Fermo,  rappresentati insieme alla Madonna col Bambino.

 
 
Santi Pantaleone, Cristoforo e Fermo,  rappresentati insieme alla Madonna col Bambino